Situata ai piedi del Monte Zviš nel cuore della Serbia orientale, la Grotta di Dubok prende il nome dal pittoresco villaggio di Dubok, in cui è situata. L'imponente entrata larga 25 metri e alta 20 metri risveglierà il vostro spirito avventuroso e vi incoraggerà ad esplorare una delle più lunghe grotte della Serbia.
Anche se si estende per una lunghezza impressionante di oltre 2 chilometri, la è percorribile solo nei primi 132 metri, mentre per ulteriori ricerche sono necessarie attrezzature speleologiche speciali. La luce del giorno che dall'ingresso raggiunge tutte le parti accessibili vi permetterà di godere del suo interno.
All'inizio del "Canale Principale" è presente una magnifica sala che assomiglia ad un gigantesco hangar con pareti, volte, colate e rivestimenti di travertino. Continuando lungo il canale si accede alla sua seconda parte, dove predomina una quantità incredibile di stalagmiti, ed è presente il cosiddetto Baratro di Biljana. Nel terzo segmento del "Canale principale" si trova un'interessante sala a forma di tettoia chiamata "Baldacchino", mentre l'ultima sezione del canale è caratterizzata da corte stalattiti che scendono dalla volta.
Il "Canale argilloso", invece, è composto da quattro unità, tra cui la prima straordinariamente ricca di calcite bianca, stalattiti e stalagmiti. Suscita particolare fascino il cosiddetto "trono imperiale", un drappeggio bianco di calcite che suddivide il canale in due parti, la seconda delle quali è caratterizzata da stalagmiti che hanno uno spessore identico, di 10 cm, dalla base all’estremità. Dopo aver visto le stalagmiti, entrerete nella "Montagna infernale", che domina la terza sezione del canale, decorata da numerosi pilastri di cristallo, stalattiti e stalagmiti, dopo di che si entra nella parte finale del "Canale argilloso" dove è possibile visitare la "Tesoreria Imperiale", forse la parte più bella non solo di questo canale, ma dell'intera grotta di Dubok. La volta piena di migliaia di stalattiti e formazioni di candida calcite scintillante suscitano ammirazione non solo degli speleologi professionisti, ma di tutti coloro che hanno l'opportunità di fermarsi a osservare questa meravigliosa opera della natura!
Il terzo canale, "Canale di Rusalj", prende il nome dalle donne Rusaljke, ovvero coloro le quali - secondo le leggende diffuse in questa parte della Serbia - si crede abbiano poteri magici, capaci persino di comunicare con le anime dei defunti. Lungo circa 380 metri, questo canale è caratterizzato da una parete di stalagmiti e stalattiti bianche e di un basamento con la figura che assomiglia al volto di una donna con i capelli castani, appunto una "Rusaljka".
Oltre alla sua indubbia bellezza, la grotta di Dubok occupa un posto particolare tra i siti di interesse archeologico. I denti di dinoterium, le ossa dell’orso delle caverne e alcuni utensili umani sono solo alcune delle scoperte che hanno portato gli studiosi ad affermare che questa grotta fu abitata dai nostri antenati nel lontano periodo neolitico.
Insieme a quelle di Ceremošnja e Ravništarka, la grotta di Dubok completa l'offerta speleologica della Serbia Orientale.