Una città dove la storia sussurra e la natura risponde con un canto
Valjevo vi accoglie alla confluenza dei fiumi Gradac e Kolubara, con una vista sui verdi pendii delle montagne e un silenzio che invita a fermarsi. Nel cuore della Serbia occidentale, all’incrocio di antiche rotte commerciali e circondata da boschi e fiumi, sorge una città che respira storia e bellezza autentica.
Passeggiando per Tešnjar, il quartiere più antico, sentirete il respiro delle generazioni passate; e salendo fino al belvedere, la vista panoramica vi rivelerà Valjevo in tutto il suo splendore.
Continuate a leggere per scoprire perché Valjevo è una destinazione che resta nel cuore – dalla sua storia alla sua gastronomia.
Storia e spirito di Valjevo
Valjevo, situata circa 90 chilometri a sud-ovest di Belgrado, è menzionata per la prima volta nel 1393 nei registri di Dubrovnik. Come luogo di scambi tra montagna e pianura, la città è stata per secoli un ponte tra Oriente e Occidente.
Durante la Prima guerra mondiale, Valjevo fu un punto strategico nella Battaglia della Kolubara, celebre per la vittoria guidata dal voivoda Živojin Mišić, nato nel vicino villaggio di Struganik. La sua saggezza, determinazione e genialità militare incisero per sempre il nome di Valjevo nella mappa della storia europea.
La città vide grandi sacrifici, ma anche la nascita della speranza e dell’orgoglio nazionale in mezzo al turbine della guerra.
Durante la Seconda guerra mondiale, Valjevo divenne nuovamente un simbolo di resistenza; sulla collina di Vidrak si erge ancora oggi il monumentale memoriale di Vojin Bakić, dedicato ai combattenti della rivoluzione – simbolo di sofferenza e libertà.
Ma Valjevo non è solo città di battaglie e vittorie. È anche città di poesia, memoria e dolcezza. È la città natale della poetessa Desanka Maksimović, le cui liriche sull’amore, la giovinezza e la patria hanno segnato il paesaggio spirituale della Serbia.
A Brankovina, non lontano dal centro, la sua casa natale fa oggi parte di un museo: un luogo silenzioso dove si può percepire lo spirito di un’epoca e il calore di parole che ancora risuonano: «Chiedo perdono.»
Mentre le stradine di Tešnjar conservano l’alito del passato, l’aroma del caffè proveniente dai vecchi caffè e le conversazioni sotto le travi di legno vi riportano nel Valjevo di sempre – dignitoso, accogliente e vivo, una città dove storia e poesia respirano insieme.
Camminare per Valjevo è come sfogliare con delicatezza vecchie fotografie e lettere ingiallite – ogni angolo della città racconta una storia.
Nel cuore di Valjevo, tra il fiume Gradac e le facciate di pietra, si trova Tešnjar, il mercato del XIX secolo che ha conservato lo spirito di quell’epoca. Le sue viuzze profumano di pane e caffè, e dietro le imposte di legno si celano botteghe artigiane e gallerie dove il tempo scorre più lento. Camminando sui ciottoli, si sentono i saluti dei residenti e si percepisce quel fascino balcanico di un tempo.
Il ritmo della città nasce a Tešnjar, ma il vero cuore di Valjevo batte anche nei suoi simboli – nella Cattedrale della Resurrezione del Signore, che con la sua imponenza e la luce delle sue cupole unisce passato e presente.
Sulla collina di Vidrak, sopra la città, si erge il Monumento ai combattenti della rivoluzione, opera di Vojin Bakić, sospeso tra pietra e cielo – un ricordo che la libertà è sempre stata la parola più preziosa da queste parti.
Pochi chilometri più in là, il profumo d’incenso conduce ai monasteri di Ćelije, Lelić e Pustinja – luoghi sacri dove il tempo segue un altro ritmo e dove il silenzio parla più delle parole.
Luoghi da non perdere
Natura e dintorni – dove batte il cuore della libertà
Valjevo non considera la natura come un semplice ornamento, ma come la sua compagna più fedele.
Il fiume Gradac, tra i più limpidi della Serbia, serpeggia nella valle come un nastro di perle e canta il suo canto infinito. Le sue sponde offrono rifugi nascosti, ideali per riposare, passeggiare o meditare al suono dell’acqua e del canto degli uccelli. Attraversare il canyon del Gradac è come camminare in una preghiera silenziosa.
Sopra la città si innalzano i monti Povlen, Maljen e Medvednik – verdi guardiani della libertà. I loro sentieri conducono a sorgenti e punti panoramici, e poco più lontano, Divčibare accoglie i visitatori con aria fresca e paesaggi dove nebbia e sole danzano ininterrottamente.
Tra i tesori nascosti della regione si trovano la grotta di Petnička, uno dei siti archeologici più importanti della Serbia, che custodisce tracce di uomini preistorici di oltre settemila anni, e la cascata di Taor, che scorre tra rocce coperte di muschio – un quadro dipinto solo dalla natura.
Nei dintorni di Valjevo la natura non è solo spazio – è ritmo di vita, una voce che insegna all’uomo a ritrovare se stesso.
A Valjevo ci si siede a tavola lentamente, conversando, aspettando. I piatti di questa regione non sono cucina da catalogo, ma riflesso dell’anima della terra: sarma, fagioli cotti in pentole di terracotta, agnello sotto la campana, proja (pane di mais), formaggi di montagna, tutti preparati con cura e rispetto per la tradizione.
Un bicchiere di rakija fatta in casa – di prugna o di cotogna – riscalda le mani e anima le storie, d’estate come d’inverno. Tutto profuma di casa: del legno che scoppietta nella stufa, del pane cotto nel forno a pietra, del tempo misurato non dall’orologio ma dalla soddisfazione dell’ospite.
Una specialità gastronomica occupa un posto speciale nel cuore dei valjevci: i duvan čvarci. Diversamente dai ciccioli tradizionali, sono il risultato di una lunga e paziente lavorazione del grasso, finché non resta una massa asciutta e fibrosa, simile al tabacco sminuzzato – da cui il nome.
Tradizionale del territorio di Kolubara, questa prelibatezza è celebrata nel Festival dei Duvan Čvarci, simbolo culinario di Valjevo da decenni. Croccanti nella consistenza, dal sapore delicato e dall’aroma autentico – restano al centro della storia gastronomica della città.
Infine, i dolci di Valjevo esaltano la frutta di stagione: torta di zucca, dolci con noci e miele, bocconi dolci di cotogna e prugna. Serviti con rakija o vino locale, completano il ritratto culinario della città. Ogni morso racconta semplicità, calore e un senso di appartenenza – perché a Valjevo, il cibo è un ponte tra ospite e anfitrione, tra tradizione e presente.
Sapori di Valjevo – gastronomia e ospitalità
Valjevo
Tourist organisation Valjevo
Prote Mateje 1/1, 14000 Valjevo
*Translation powered by AI