Il gusto della tradizione e il calore del passato

Sulle pendici del monte Zlatibor, nel cuore della Serbia occidentale, si trova un gioiello dell’arte popolare – il museo all’aperto “Vecchio Villaggio” di Sirogojno. Questa collezione autentica di architettura rurale del XIX e dei primi del XX secolo custodisce la memoria di un tempo in cui legno e pietra erano le fondamenta della vita, e il focolare era la fonte principale di luce e calore.

Nessuna visita a Sirogojno è completa senza assaporare il tradizionale dolce “Šljivko”. Preparato con prugne secche, noci e pasta fatta in casa, questo dolce porta con sé i profumi dell’infanzia e i sapori che il tempo ha conservato nel grembo della terra natale. “Šljivko” non è solo un dessert – è un racconto di ospitalità, di tavole festive e di donne che, con i frutti della natura, creavano piccole magie culinarie. Servito all’ombra dei pini secolari, con un sorso di rakija casalinga o di tè alle erbe di montagna, “Šljivko” diventa un’esperienza indimenticabile.

Sirogojno è anche famosa per i suoi capi d’abbigliamento in lana fatti a mano – maglioni, gilet, cappelli e poncho diventati il simbolo del villaggio. Ogni pezzo porta il segno dell’abilità unica delle donne che, punto dopo punto, intrecciano la loro storia personale e la memoria collettiva. Questi prodotti non sono solo caldi, ma anche belli – un connubio di tradizione, estetica e funzionalità, apprezzato ben oltre i confini della Serbia.

Passeggiando nel “Vecchio Villaggio”, i visitatori possono vedere autentiche case in legno, granai, essiccatoi e laboratori che raccontano lo stile di vita delle antiche famiglie di Zlatibor. Durante l’estate e l’autunno, il museo ospita laboratori di antichi mestieri, rappresentazioni di usanze popolari, mostre e degustazioni di prodotti locali. Tutto emana pace, armonia naturale e la bellezza silenziosa del passato.

Che cerchiate tranquillità, conoscenza, i sapori del passato o un souvenir autentico, Sirogojno vi accoglie a braccia aperte. Scoprite dove un dolce ha un’anima, dove la lana riscalda non solo il corpo ma anche il cuore, e dove la storia sussurra tra le fronde e i sentieri di pietra.